6657
AGRFT
Ana Bizjak, Ronja Matijevec Jerman, Julia Pristovnik, 2025, 12’05’’

Documentario sulla vita quotidiana in una stalla di mucche da latte. Al centro del racconto c’è la mucca numero 6657, che conosciamo all’alba, quando viene munta per la prima volta. Il numero del titolo diventa punto di riferimento per comprendere la routine e il sistema in cui è inserita.
Il film non contiene dialoghi, interviste o spiegazioni. Il volto del contadino rimane invisibile – egli è presente solo nei suoi gesti. Seguiamo le mucche, legate in stalli stretti, dove trascorrono tutta la vita, in un ritmo estremamente prevedibile e monotono. L’unica variazione è rappresentata dalle visite del contadino, che porta loro da mangiare ed esegue i lavori basilari, spesso ascoltando alla radio musica pop generica che fa da sottofondo al rumore quotidiano.
L’evento centrale è la partenza della mucca 6657, portata via dal contadino verso una destinazione ignota. Durante il tragitto, attraverso una fessura, la mucca vede per la prima volta l’erba – che non ha mai potuto toccare. Al suo posto arriva un vitellino, che non sarà mai allattato direttamente dalla madre: viene nutrito fin dall’inizio con un biberon contenente il suo latte. È proprio con quella bottiglietta che il contadino lo attira nel suo nuovo box, dove vivrà – come le altre mucche – legato.
Il film riflette sulla routine, sulle strutture invisibili del quotidiano negli allevamenti e sulla questione dell’individualità in un sistema basato su standardizzazione ed efficienza. Non impone giudizi, ma lascia spazio all’osservazione silenziosa e alla riflessione su un mondo solo all’apparenza lontano, ma profondamente intrecciato alla nostra quotidianità. Una metafora sottile per tutte le vite all’interno dei sistemi.